Rivive a Milano l'avventura di Giuseppe De Nittis

Dalla natia terra di Puglia ai fasti della Ville Lumière, e poi ancora più a nord, tra le brume di Londra: la vita, breve, di Giuseppe De Nittis è stata una continua scoperta, un’avventura sempre a caccia dell’attimo fuggente da fermare sulla tela. La vicenda umana e artistica del pittore emigrato oltralpe ma in fondo rimasto sempre squisitamente latino, viene oggi ripercorsa dalla mostra De Nittis. Pittore della vita moderna, allestita a Milano (Palazzo Reale). Visibile fino al 30 giugno prossimo, la rassegna è curata da Fernando Mazzocca e Paola Zatti, conservatrice responsabile della GAM nel capoluogo lombardo. Dei circa novanta dipinti in mostra, svariati arrivano appunto dalla Galleria milanese, insieme a quelli provenienti dalla Pinacoteca De Nittis di Barletta e da altre importanti collezioni pubbliche e private. La raccolta Piceni è per l’occasione rappresentata dal quadro Nei campi intorno a Londra, realizzato presumibilmente durante uno dei primi soggiorni inglesi dell’artista. Enrico Piceni, appunto, fu uno dei principali artefici della riscoperta del barlettano. Riscoperta  grazie alla quale oggi “Peppino”, come ricostruisce Camilla Testi in catalogo, è considerato uno dei più brillanti maestri della colonia degli Italiens de Paris nei decenni dopo la Comune. Un artista di grande talento capace di catturare con il pennello, ma anche con l'occhio del fotografo, l’energia pulsante della metropoli moderna.