Feste e fasti nella Parigi del Secondo Impero

E’ una Parigi fastosa e festante quella che si avvia a grandi passi, durante il Secondo Impero (1852-1870), verso la modernità. Nel 1870 la disfatta contro la Prussia sarà uno smacco bruciante, destinato a offuscare per molto tempo il prestigio di Napoleone III. Ma oggi, l’immagine che ci resta di quel ventennio della storia di Francia ci dà l’idea di una fase di prosperità senza precedenti, in cui le Esposizioni Universali, le trasformazioni urbanistiche haussmanniane,  le celebrazioni dinastiche illuminano Parigi.

A questa società imperiale ribollente di vita, eclettica nei decori e pronta più che mai a divertirsi nei nuovi teatri, come l’Opéra Garnier,  o alle corse dei cavalli, è dedicata la mostra Spectaculaire Second Empire in programma fino al 15 gennaio 2017 al Musée d’Orsay. Molti i quadri esposti – accanto a mobili,  vasi e  gioielli – di autori quali Boudin, Manet, Monet che si affermano come i veri pittori della “vita moderna”. E’ la messa in scena di una città destinata a diventare il centro di una rivoluzione pittorica, con la sua atmosfera e i suoi fermenti. Ne saranno attratti, chi prima, chi poi, gli artisti italiani più aperti alle novità, tra i quali Boldini, De Nittis e Zandomeneghi, i trois parisiens d’Italie che dalla Ville Lumière trassero stimoli e ispirazione.